lunedì 31 ottobre 2011

Lanciare, afferrare

Partendo dagli schemi motori del "lanciare" e "afferrare" (che sono innati), miriamo a consolidare le abilità motorie conseguenti (che si apprendono e si specializzano).


- Si affida un pallone a ciascun alunno
- si chiede di passeggiare per la palestra, tenendo conto dello spazio a disposizione e dei compagni che utilizzeranno i medesimi spazi
- si richiede di lanciare ed afferrare il pallone.









Di ciascun alunno si osservano:
il comportamento , il lancio/presa, la coordinazione, la spazialità, il livello di concentrazione, ...
Successivamente il gioco viene articolato, chiedendo di lanciare il pallone in aria, battere due volte le mani e afferrarlo in tempo utile. Le battute aumenteranno progressimente e, di conseguenza, l'alunno dovrà mettere in atto strategie adeguate alla richiesta avanzata:
- riflettere sulla lunghezza opportuna del lancio
- occupare lo spazio adeguato
- bilanciare il numero dei passi da fare
- concentrarsi, ...









classe 5^B a.s. 2011/12








classe 5^E a.s. 2010/11

sabato 29 ottobre 2011

A passeggio col pallone

Un gioco molto simpatico ma estremamente efficace sul piano della familiarizzazione con lo strumento didattico è quello di:

- consegnare un pallone ciascuno;

- chiedere agli alunni di spingerlo e accompagnarlo nel movimento, quasi fosse un cagnolino al guinzaglio;

- chiedere di percorrere tutto lo spazio disponibile in modo casuale;

- chiedere di occupare tutto lo spazio disponibile in modo casuale.

L'insegnante dà il via e dopo circa due minuti dà lo stop.

All'inizio è quasi automatico che tutti si raggruppino, lasciando ampi margini di palestra vuoti; ciò è riscontrabile anche negli adulti impegnati nella medesima attività, avendolo verificato durante un corso di laboratorio teatrale (come ci faceva riflettere il conduttore del corso di formazione) e durante il corso di EASY BASKET.


- Tale atteggiamento risulta sintomatico di una parziale consapevolezza del sè rispetto allo spazio.

- Si possono altresì osservare le specificità di ciascun alunno: l'esploratore, il gregario, l'individualista, ..


- Si può controllare la motricità, la coordinazione, la lateralità, la spazialità di ciascuno.


- Non ultimo, gli alunni si divertono, incuriositi da un gioco nuovo.















classe 5^B a.s. 2011/12















classe 5^E a.s. 2010/11

venerdì 28 ottobre 2011

A ciascuno il suo

Una delle prime attività proposte agli alunni è la familiarizzazione con la palla. Ciascun alunno ne riceve una in dotazione, che servirà nei primi tempi o a secondo dei giochi proposti. La palla come compagno di avventura, che diventi un tutt'uno con il proprio corpo.

Si acquisisce l'idea che lo strumento sia importante nella misura in cui partecipa della nostra attività globale, in cui impegniamo emotività, fantasia, affettività.


Cosa fare in concreto?


Toccare, accarezzare, manipolare, soppesare, far ruotare, percepire con tutto il corpo consente all'alunno di prendere confidenza non solo con la palla ma anche con il proprio corpo, sperimentando altre modalità di rapportarsi ad un oggetto che d'ora in poi risulterà significativo per il suo percorso.
























Questo tipo di attività consente anche di far acquisire rispetto per il materiale utilizzato e cura di esso, in altri termini senso di responsabilità e responsabilizzazione.


Corso docenti Lucca 2011

Dal 14 al 18 Marzo 2011 ho vissuto un'esperienza veramente nuova ed emozionante.

E' pur vero che noi docenti partecipiamo a diversi tipi di formazione, tuttavia quelle improntate alla pratica laboratoriale, come per gli alunni, rimangono vivamente impresse e ci forniscono la possibilità di trasferirle alla prassi didattica, implementandone principi e azioni nelle attività di programmazione didattico-educativa.


In base agli accordi tra MIUR e F. I . P. sono organizzati corsi di formazione e di aggiornamento per docenti di ogni ordine di EASY BASKET, tenuti da persone straordinarie sia dal punto di vista professionale che umano.


L'esperienza ripropone ai docenti, con la condivisione di tempi, spazi e attività, quella pratica relazionale che dovrebbe essere sottesa, ma che può anche non esserci e dunque va ricercata, esercitata, valorizzata.


Uno degli aspetti più interessanti del Corso sta nel vivere in prima persona, classe per classe, le attività da proporre agli alunni che, lungi dal tecnicismo, si rifanno ai fondamenti dell'Attività Motoria, siano essi di tipo filosofico, psicologico, pedagogico, epistemologico, fisiologico, auxologico. E Fabrizio Pellegrini ci insegna.


E' il secondo anno che mi è stato affidato tale luogo di insegnamento/apprendimento e ritengo che la prima fase di preparazione acquisita a Lucca sia stato un vero valore aggiunto alla mia professionalità.

Grazie ai docenti e ai simpatici corsisti, che spero di rivedere presto.

p. s. Ho guadagnato dei punti con gli alunni, senz'altro.