mercoledì 13 aprile 2016

SQUADRA E' MEGLIO

Nell'organizzazione dei giochi di squadra è importante curare l'aspetto squadra.
Creare la squadra, cioè un gruppo di persone che agiscono per un obiettivo comune, avvertendo ciascuno la responsabilità degli altri, non è affatto semplice.
Entrano in gioco tante dinamiche che proviamo anche noi adulti sulla nostra pelle quando cum-laboriamo, immaginiamo i bambini.
- Voglio stare in squadra con il io compagno/a preferito/a. -
- Tiro sempre al mio compagno/a preferito/a. -
- Con lui/lei non mi trovo. -
Peggio quando non lo dicono ma lo fanno in modo soft.
COME INTERVENIRE PER CORREGGERE IL TIRO?

GIOCO A 2 SQUADRE, 4 VS 4. Due porte all'estremità delle due metà campo, si trattava di lanciarsi la palla, seguendo le regole del fair play e di gruppo, dunque niente falli di egoismo, niente trattenimento della palla ad oltranza, niente gioco per fare punto da solo: tanto non vale.
Regola fondamentale passare la palla ai compagni, far salire tutta la squadra per tirare in rete.

 
 
 



Una squadra ha fatto punti e l' altra stentava. Perchè?


Ci siamo fermati a parlarne: da cosa è dipeso? Cerchiamo di capire la strategia della squadra vincitrice.
 Faceva squadra, coinvolgeva tutti, OGNUNO SI SENTIVA RESPONSABILE del risultato, ognuno ha assunto un ruolo attivo e non si è lasciato condizionare. Io ci sono!
Cos'è successo nell'altra squadra?
Qualcuno ha detto troppo "io ci sono e ha dimenticato gli altri" e qualcuno s'è lasciato dimenticare, gettando la spugna.
Io ci sono, tu ci sei, noi ci siamo.
Attenzione perciò a sottolineare le doppie responsabilità: da un lato c'è chi tende a primeggiare o a non condividere, dall'altro c'è chi deve rendersi visibile, assumere attivamente il suo ruolo, non arrendersi subito.
E allora? Cosa abbiamo imparato oggi?
Facciamo ciascuno un passo verso l'altro e tendiamoci la mano. Abbiamo bisogno gli uni degli altri.

METATURADANZA è MOVIMENTO

Nell'ambito del percorso strutturato di OPERA DOMANI, gli alunni si sono avvicinati al genere lirico e all'apprezzamento di una tipologia musicale molto lontana dalle esperienze quotidiane.
Con molto entusiasmo hanno lavorato sul "walking on the beat" della Metaturadanza.

In pratica il movimento musicale viene tradotto in movimento ritmico e movimento fisico: si ascolta un'aria e su di essa si implementa una coreografia semplice che scandisce il ritmo, fornita molto chiaramente dai curatori dell'iniziativa cui quest'anno hanno aderito alcune classi del Circolo.

L'ho spiegato in modo semplicistico ma ovviamente ha una valenza molto più profonda secondo gli intenti degli organizzatori dell'iniziativa OPERA, quest'anno imperniata su una interessante, coinvolgente e fruibile trasposizione per bambini dell'opera pucciniana "TURANDOT".
Bella esperienza!



I suoni gravi: attesa, poi "walking on the beat" (Là sui monti dell'est), sventolìo fazzoletto con nome scelto.